The Colors of Memories
Da sempre affascinata dai vecchi edifici e dalle loro storie, ritengo che questi luoghi, oramai fatiscenti e che dopo decenni di attività vengono abbandonati, nella maggior parte dei casi, in nome del progresso, siano in grado di catapultare indietro nel tempo chi ha condiviso con essi un pezzetto di storia, permettendo di rivivere momenti e sensazioni apparentemente dissolti nella propria memoria e che invece sono rimasti immutati nel tempo.
“The Colors of Memories” trova ispirazione nella mia infanzia e nei racconti di mia madre, risalenti all’epoca in cui era una bambina.
Mediante l’utilizzo di due immagini sovrapposte, una a colori e una in bianco e nero, intendo rappresentare due differenti percezioni della stessa realtà. La fotografia in superficie, in bianco e nero, mostra l’edificio allo stato attuale, ovvero in disuso e svuotato della propria storia.
Le lacerazioni della stampa permettono di intravedere i colori sottostanti. Non si tratta delle cromie e delle fattezze originali dell’epoca in cui l’edificio era in funzione; sono piuttosto emozioni e ricordi a suggerirmi le tonalità: è come se, vestiti di nuove tinte, potessero incarnare al meglio la loro natura nostalgica.
Lavorando specialmente con il collage, è la manipolazione fisica dei materiali utilizzati che mi ispira a ragionare sull’aspetto “materico” dei ricordi. Paradossalmente, è grazie a tonalità cromatiche eteree che in essi viene meno la componente astratta e diventano più “afferrabili”.
Desidero che lo spettatore si focalizzi sulla natura di una particolare emozione legata ad uno specifico ricordo, piuttosto che sulla concretezza del ricordo stesso, da qui la scelta di non utilizzare i colori reali per questo progetto.










