






Onirica
“Onirica” intende esplorare le sensazioni di un mondo concretamente irreale, che però alberga nell’anima e nella mente umane, quello dei sogni: un luogo dove è possibile fuggire dalla realtà, così opprimente e isterica, e ricercare la purezza.
Ho utilizzato pattern che evocano pavimentazioni e pareti che si estendono nello spazio circostante senza, tuttavia, permettere di coglierne l’esatta collocazione: esterno e interno si fondono, dando vita a vasti paesaggi caratterizzati da elementi architettonici imponenti e desolati. La presenza femminile è sfuggente: di questa vengono rappresentati solo alcuni frammenti che appartengono a donne diverse.
La tecnica del collage è in grado di rappresentare al meglio l’estetica surreale propria del mio mondo ideale. Esso, infatti, mediante l’accostamento di immagini talvolta lontane e in netto contrasto tra loro, può far coesistere elementi e realtà che altrimenti non si incontrerebbero mai: esattamente come nella dimensione onirica, dimora di infinite sfumature e contraddizioni che, nel mondo in cui viviamo, difficilmente si concilierebbero. Lo trovo un modo poetico di “far pace con il cervello”.
“Onirica” mostra l’aspetto ambiguo del mondo dei sogni, che sa essere rassicurante e allo stesso tempo vagamente inquietante. Un universo in cui tutto appare plausibile e verosimile, eppure la sensazione che ci sia qualcosa di sbagliato permea l’atmosfera. E solo al risveglio, nel cosiddetto mondo reale, sarà chiaro di cosa si tratta.