

ARTISTA
e
FOTOGRAFA
FINE ART
Sono una fotografa specializzata in collage e creazione di mondi onirici e surreali.
Accostando alla fotografia differenti media, come la pittura e la scrittura, il mio lavoro diventa più eclettico e completo, presentandosi in un mélange di 2D e 3D.
La figura umana è centrale, ma l’accento è su quella femminile. Questa, all’interno delle mie opere, è una creatura dualistica: saggia ma impulsiva, speranzosa seppur diffidente, vitale ma malinconica, fragile eppure resiliente.
Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo di cui soffro ha stimolato, negli anni, il mio interesse circa le debolezze umane. Uno sguardo introspettivo indagando desideri, paure e ricordi personali porta ad una maggiore consapevolezza di sé: questo è il mio punto di partenza.
Il processo creativo è per me qualcosa di catartico: manipolare artigianalmente i materiali che utilizzo, come stampe, Polaroid, tele strappate e vernici, mi aiuta a concentrarmi e decontaminare la mente, ma il sapore che do al mio lavoro è spesso ironico, auto-ironico o addirittura sarcastico.
Anche la Natura occupa un posto da protagonista: nelle mie opere sottolineo spesso la connessione che vi è tra Essa e l’uomo.
Ho una visione piuttosto animista, pertanto anche l’Oggetto è uno dei miei focus: lo concepisco carico di personalità rendendolo una creatura importante e viva.
Mi piace applicare quella che definisco “la censura della censura”: estrapolando dal loro naturale contesto elementi, spesso intimi, a cui voglio dar respiro, enfatizzo particolari che diventano protagonisti, sperando così di avvicinarmi all’essenza delle cose.
Credo nella purezza e nella verità “grezza” ma vestita di tinte pastello, tonalità cromatiche che primeggiano nel mio lavoro, perché alle debolezze umane si dovrebbe guardare con maggior dolcezza e comprensione, ma anche perché se il Mondo avesse altri colori, forse, avremmo approcci e reazioni diversi ai fatti della vita.
Il mio lavoro si rivolge a collezionisti e amanti dell’onirico. Mi piacerebbe che lo spettatore sviluppasse una certa sensibilità verso questi temi mediante l’osservazione di immagini surreali che domandano al corpo di sussurrare all’anima.